Sclafani Bagni

Lassù tra le rocche dove sgorgano le acque calde

Con i suoi poco meno di quattrocento abitanti, Sclafani Bagni è il borgo più piccolo del Palermitano, il terzo di tutta la Sicilia, qui le auto non sono tanto gradite e nei vicoli è comunque difficilissimo guidare. Sclafani Bagni tiene ancora ben nascosto il suo segreto: la sorgente di calde acque termali (con tanto di stabilimento di metà ‘700) a valle del paese, a cui si arriva seguendo un sentiero geologico urbano. Sin dall’antichità si riconoscevano proprietà medicamentose alle acque solfo-bromo-jodiche che sgorgano a una temperatura di 37 gradi, si può fare il bagno praticamente sempre. Poco più avanti, il piccolo e delicato laghetto naturale di Bomes, vera oasi di biodiversità. Sospeso tra le rocche, a circa ottocento metri sul livello del mare, sulla vallata che va dal Torto all’Imera, Sclafani Bagni è un borgo dal fascino unico e ha il suo “cuore” possente nell’antico castello del XIV secolo arroccato su un alto sperone roccioso. Fa parte del comprensorio di comuni del Parco delle Madonie.

Sclafani Bagni

Lassù tra le rocche dove sgorgano le acque calde

Con i suoi poco meno di quattrocento abitanti, Sclafani Bagni è il borgo più piccolo del Palermitano, il terzo di tutta la Sicilia, qui le auto non sono tanto gradite e nei vicoli è comunque difficilissimo guidare. Sclafani Bagni tiene ancora ben nascosto il suo segreto: la sorgente di calde acque termali (con tanto di stabilimento di metà ‘700) a valle del paese, a cui si arriva seguendo un sentiero geologico urbano. Sin dall’antichità si riconoscevano proprietà medicamentose alle acque solfo-bromo-jodiche che sgorgano a una temperatura di 37 gradi, si può fare il bagno praticamente sempre. Poco più avanti, il piccolo e delicato laghetto naturale di Bomes, vera oasi di biodiversità. Sospeso tra le rocche, a circa ottocento metri sul livello del mare, sulla vallata che va dal Torto all’Imera, Sclafani Bagni è un borgo dal fascino unico e ha il suo “cuore” possente nell’antico castello del XIV secolo arroccato su un alto sperone roccioso. Fa parte del comprensorio di comuni del Parco delle Madonie.

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