Sant’Angelo Muxaro

Sulle tracce di Dedalo tra grotte, tombe e artigiani

Arrampicato su una collina, Sant’Angelo Muxaro sembra racchiuso in un pugno. Nel 1506 arrivarono i profughi albanesi, ma le tombe preistoriche fanno ipotizzare ben altro, visto che si ritiene che fosse il cuore della città fortezza dei Sicani, Kamikos, regno di Kokalos, che diede asilo a Dedalo in fuga dal re Minosse. Fatto sta che dagli scavi della necropoli protostorica sono balzati fuori reperti preziosissimi, alcuni al British Museum. Addentrarsi nei vicoli vuol dire ritrovare artigiani, pastori, sapori e lentezza antica, le grotte d’acqua, la necropoli Grotticelle, e la tomba del Principe, la più famosa tholos della Sicilia.

Sant’Angelo Muxaro

Sulle tracce di Dedalo tra grotte, tombe e artigiani

Arrampicato su una collina, Sant’Angelo Muxaro sembra racchiuso in un pugno. Nel 1506 arrivarono i profughi albanesi, ma le tombe preistoriche fanno ipotizzare ben altro, visto che si ritiene che fosse il cuore della città fortezza dei Sicani, Kamikos, regno di Kokalos, che diede asilo a Dedalo in fuga dal re Minosse. Fatto sta che dagli scavi della necropoli protostorica sono balzati fuori reperti preziosissimi, alcuni al British Museum. Addentrarsi nei vicoli vuol dire ritrovare artigiani, pastori, sapori e lentezza antica, le grotte d’acqua, la necropoli Grotticelle, e la tomba del Principe, la più famosa tholos della Sicilia.

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