
Sambuca di Sicilia
Il borgo dell’emiro
Tra pirrere e fortini sommersi
Il ricco emiro costruì Al Zabut, il castello che guardava dall’alto la giovane Sambuca, con le sue stradine strette di cui il sisma del Belice, nel 1968, non è riuscito a distruggere il tessuto antico. Passeggiare a Sambuca, borgo dalla luce dorata, vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere assolate, dolci carnali, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere. Qui sono arrivati gli stranieri, allettati dalle famose case a 1 euro. E sono rimasti. Lasciando il borgo e attraversando i vigneti, si raggiunge il lago Arancio con il suo fortino semisommerso (e misterioso) di Mazzallakkar, luogo dove è facile perdere la memoria del tempo.
Il ricco emiro costruì Al Zabut, il castello che guardava dall’alto la giovane Sambuca, con le sue stradine strette di cui il sisma del Belice, nel 1968, non è riuscito a distruggere il tessuto antico. Passeggiare a Sambuca, borgo dalla luce dorata, vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere assolate, dolci carnali, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere. Qui sono arrivati gli stranieri, allettati dalle famose case a 1 euro. E sono rimasti. Lasciando il borgo e attraversando i vigneti, si raggiunge il lago Arancio con il suo fortino semisommerso (e misterioso) di Mazzallakkar, luogo dove è facile perdere la memoria del tempo.
Sambuca di Sicilia
Il borgo dell’emiro
Tra pirrere e fortini sommersi
Il ricco emiro costruì Al Zabut, il castello che guardava dall’alto la giovane Sambuca, con le sue stradine strette di cui il sisma del Belice, nel 1968, non è riuscito a distruggere il tessuto antico. Passeggiare a Sambuca, borgo dalla luce dorata, vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere assolate, dolci carnali, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere. Qui sono arrivati gli stranieri, allettati dalle famose case a 1 euro. E sono rimasti. Lasciando il borgo e attraversando i vigneti, si raggiunge il lago Arancio con il suo fortino semisommerso (e misterioso) di Mazzallakkar, luogo dove è facile perdere la memoria del tempo.
Il ricco emiro costruì Al Zabut, il castello che guardava dall’alto la giovane Sambuca, con le sue stradine strette di cui il sisma del Belice, nel 1968, non è riuscito a distruggere il tessuto antico. Passeggiare a Sambuca, borgo dalla luce dorata, vuol dire ritrovare un vivere lento, fatto di chiacchiere assolate, dolci carnali, vini liquorosi che fermentano nelle pirrere. Qui sono arrivati gli stranieri, allettati dalle famose case a 1 euro. E sono rimasti. Lasciando il borgo e attraversando i vigneti, si raggiunge il lago Arancio con il suo fortino semisommerso (e misterioso) di Mazzallakkar, luogo dove è facile perdere la memoria del tempo.