Il santuario nato
per volere di una mula
Il Belvedere dell’Etna! Terra di Nerello e Carricante, di olio e di agrumi, di palme e di ginestre: Piedimonte è un borgo “giovane”, la sua storia inizia soltanto nel 1650, parte dei possedimenti dei nobili Gravina Cruylas, baroni di Francofonte e principi di Palagonia: sono loro ad attenere la licentia populandi per fondare il nuovo abitato. Nel santuario Vena è conservata una Madonna Odigitria che i monaci basiliani, per sfuggire alle persecuzioni, si portarono fin sull’Etna. Ad un certo punto la mula che trasportava il quadro, si mise a scavare con gli zoccoli e zampillò l’acqua. Lì nacque il santuario.