Castronovo di Sicilia
La Fedelissima legata all’acqua
dove giunsero i Cappuccini
La “Fedelissima” dove arrivarono i Cappuccini nel 1533 e non se ne sono più andati. L’antico convento di Rakalbiat – una delle due borgate che formano Castronovo, l’altra è Rabat – oggi si è trasformato in Oasi francescana. È una delle zone più verdi dell’Isola, complici sorgenti e fonti, abitata sin dalla Preistoria come testimoniano arcosoli e tombe, ci si muove tra abbeveratoi, mulini, fontane, cannoli e lavatoi, un vero percorso liquido che arriva a Monte Carcaci, tra laghetti, prati, e i sentieri delle “carbonaie”. Ma Castronovo fu anche Università, città demaniale, capoluogo di Comarca.
La “Fedelissima” dove arrivarono i Cappuccini nel 1533 e non se ne sono più andati. L’antico convento di Rakalbiat – una delle due borgate che formano Castronovo, l’altra è Rabat – oggi si è trasformato in Oasi francescana. È una delle zone più verdi dell’Isola, complici sorgenti e fonti, abitata sin dalla Preistoria come testimoniano arcosoli e tombe, ci si muove tra abbeveratoi, mulini, fontane, cannoli e lavatoi, un vero percorso liquido che arriva a Monte Carcaci, tra laghetti, prati, e i sentieri delle “carbonaie”. Ma Castronovo fu anche Università, città demaniale, capoluogo di Comarca.
Castronovo di Sicilia
La Fedelissima legata all’acqua
dove giunsero i Cappuccini
La “Fedelissima” dove arrivarono i Cappuccini nel 1533 e non se ne sono più andati. L’antico convento di Rakalbiat – una delle due borgate che formano Castronovo, l’altra è Rabat – oggi si è trasformato in Oasi francescana. È una delle zone più verdi dell’Isola, complici sorgenti e fonti, abitata sin dalla Preistoria come testimoniano arcosoli e tombe, ci si muove tra abbeveratoi, mulini, fontane, cannoli e lavatoi, un vero percorso liquido che arriva a Monte Carcaci, tra laghetti, prati, e i sentieri delle “carbonaie”. Ma Castronovo fu anche Università, città demaniale, capoluogo di Comarca.
La “Fedelissima” dove arrivarono i Cappuccini nel 1533 e non se ne sono più andati. L’antico convento di Rakalbiat – una delle due borgate che formano Castronovo, l’altra è Rabat – oggi si è trasformato in Oasi francescana. È una delle zone più verdi dell’Isola, complici sorgenti e fonti, abitata sin dalla Preistoria come testimoniano arcosoli e tombe, ci si muove tra abbeveratoi, mulini, fontane, cannoli e lavatoi, un vero percorso liquido che arriva a Monte Carcaci, tra laghetti, prati, e i sentieri delle “carbonaie”. Ma Castronovo fu anche Università, città demaniale, capoluogo di Comarca.