Camporeale
Piccolo centro agricolo del Palermitano, con meno di tremila abitanti, si trova alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandrianova, in una zona che, secondo alcuni studi, è abitata da oltre quindicimila anni. La nascita dell’odierna Camporeale si fa risalire al 22 maggio 1779, quando il re concesse al principe di Camporeale, Giuseppe Beccadelli, il dominio assoluto sui feudi e le tenute di Macellaro, Valdibella, Grisì e Massariotta, incamerate da Ferdinando IV di Borbone nel 1767, in occasione dell’espulsione dal regno di tutte le comunità gesuitiche. L’abitato da quel momento non si chiamò più Macellaro, ma Camporeale, in virtù dell’antico titolo nobiliare concesso un secolo prima, nel 1664, dal re a Pietro Beccadelli, principe di Camporeale.
Camporeale
Le origini principesche dell’antica Macellaro, paese del vino e del legno.
Piccolo centro agricolo del Palermitano, con meno di tremila abitanti, si trova alle falde delle colline che sovrastano la pianura di Mandrianova, in una zona che, secondo alcuni studi, è abitata da oltre quindicimila anni. La nascita dell’odierna Camporeale si fa risalire al 22 maggio 1779, quando il re concesse al principe di Camporeale, Giuseppe Beccadelli, il dominio assoluto sui feudi e le tenute di Macellaro, Valdibella, Grisì e Massariotta, incamerate da Ferdinando IV di Borbone nel 1767, in occasione dell’espulsione dal regno di tutte le comunità gesuitiche. L’abitato da quel momento non si chiamò più Macellaro, ma Camporeale, in virtù dell’antico titolo nobiliare concesso un secolo prima, nel 1664, dal re a Pietro Beccadelli, principe di Camporeale.