Buccheri

Tra gole carsiche e boschi, alla ricerca delle neviere

Tra i comuni del Siracusano, Buccheri è quello che possiede più boschi: inerpicarsi fino a ottocento metri d’altezza vuol dire immergersi in un mondo a parte, fatto di gole a strapiombo, piante millenarie (la famosa Zelkova preistorica), funghi sconosciuti; qui si ritrovano le antiche neviere dove si conservavano i blocchi di ghiaccio che in estate rinfrescavano le tavole dei nobili signori. Buccheri è un borgo antico, cresciuto attorno al castello normanno, che nasconde chiese e palazzi, opere d’arte pressoché dimenticate (una commovente Maddalena del Gagini), ma anche cenobi di frati eremiti. Senza contare che l’olio, da queste parti, è un vero tesoro.

Buccheri

Tra gole carsiche e boschi, alla ricerca delle neviere

 

Tra i comuni del Siracusano, Buccheri è quello che possiede più boschi: inerpicarsi fino a ottocento metri d’altezza vuol dire immergersi in un mondo a parte, fatto di gole a strapiombo, piante millenarie (la famosa Zelkova preistorica), funghi sconosciuti; qui si ritrovano le antiche neviere dove si conservavano i blocchi di ghiaccio che in estate rinfrescavano le tavole dei nobili signori. Buccheri è un borgo antico, cresciuto attorno al castello normanno, che nasconde chiese e palazzi, opere d’arte pressoché dimenticate (una commovente Maddalena del Gagini), ma anche cenobi di frati eremiti. Senza contare che l’olio, da queste parti, è un vero tesoro.

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